Nuovo decreto-legge: semplificare le procedure per diffondere le rinnovabili

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Recentemente approvato il decreto-legge avanzato dal MASE che introduce importanti misure di semplificazione sul fronte ambientale ed energetico.

Nel nuovo decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13 promosso dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) vengono introdotte, tra le altre disposizioni urgenti in materia di PNRR, importanti misure per favorire una maggiore diffusione delle fonti di energia rinnovabile.

Il provvedimento del decreto-legge

Con il decreto-legge approvato in Consiglio dei Ministri, il MASE introduce nuove disposizioni di semplificazione per la diffusione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Troviamo ad esempio misure che dovrebbero rendere più semplice e veloce l’iter di installazione di impianti fotovoltaici in aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale. Ma anche in discariche e cave non più soggette a sfruttamento. Un’ulteriore misura riduce poi la fascia di rispetto da aree soggette a vincoli paesaggistici per l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici.

Misure per procedure più snelle

Come spiegato nel decreto-legge, il procedimento autorizzatorio unico per impianti a fonti rinnovabili dovrà concludersi entro 150 giorni dalla ricezione dell’istanza di avvio. Con un provvedimento di autorizzazione che comprenda anche la valutazione di impatto ambientale (VIA).

Si chiarisce che il Ministero della cultura partecipa al procedimento solo con riferimento a progetti, non soggetti a VIA, localizzati in aree sottoposte a tutela e non più nelle aree contermini.

Vi sono poi misure di semplificazione per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. Da una parte per garantire che gli elementi emersi nell’ambito del procedimento di valutazione ambientale strategica (VAS) sul piano di sviluppo della rete possano essere acquisiti e considerati anche in sede di VIA dei singoli interventi previsti dal piano stesso. Dall’altra per facilitare la realizzazione degli aumenti di cubatura degli edifici destinati, in via esclusiva, alla collocazione di apparecchiature o impianti tecnologici al servizio delle stazioni elettriche.

Idrogeno e agrivoltaico nel nuovo decreto-legge

È prevista anche una “corsia veloce” per lo sviluppo dell’idrogeno verde e/o rinnovabile. Si rimette esclusivamente alla VIA statale l’esame di progetti per impianti che producano energia da questa fonte pulita, affidandone l’istruttoria alla Commissione tecnica PNRR-PNIEC.

Sono state inoltre approvate semplificazioni normative riguardanti gli impianti di accumulo energetico e agro-fotovoltaici, oltre a interventi volti a liberalizzare il cosiddetto “mini-eolico”.

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