Trasporti, Italia pioniera nel biometano

Trasporti biometano
Trasporti biometano
La partnership tra Liquigas e Air Liquide si è concretizzata nel via alle prime forniture in Italia di bio-Gnl, prodotto attraverso un processo du purificazione e di liquefazione del biogas, che a sua volta è il prodotto della fermentazione della parte biodegradabile di liquami e letami zootecnici e residui agricoli

(Trasporti, Italia pioniera nel biometano)

A che punto siamo in Italia nell’utilizzo di biocombustibili in nome del binomio “efficienza e sostenibilità” nel settore dei trasporti? Una domanda a cui aiutano a rispondere Liquigas e Air Liquide, entrambe impegnate su questo fronte con buoni risultati. La prima è una società di spicco in Italia nella distribuzione di Gpl e Gnl (gas liquefatto) per uso domestico, commerciale e industriale, mentre Biomethane Green, controllata da Air Liquide Biometano, è un’azienda associata Federmetano per la fornitura di bio-Gnl per promuovere il binomio “efficienza e sostenibilità” nel settore dei trasporti. La loro partnership si è concretizzata di recente con il via alle prime forniture in Italia di bio-Gnl.

 

Il bio-Gnl

Si ottiene attraverso un processo di purificazione e di liquefazione del biogas, che a sua volta è il prodotto della fermentazione della parte biodegradabile di liquami e letami zootecnici e residui agricoli. Gli scarti utilizzati alimentano, quindi, un perfetto meccanismo di economia circolare che ha come risultato un carburante a basso impatto ambientale. Oltre a quelli per il pianeta, ci sono vantaggi in termini di rilancio e sviluppo per il settore agricolo coinvolto, per la valorizzazione energetica dei rifiuti organici, la riduzione della dipendenza energetica dall’estero e per lo sviluppo della filiera corta.

 

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La fornitura

Il bio-Gbl si ottiene attraverso un processo di purificazione e di liquefazione del biogas, che a sua volta è il prodotto della fermentazione della parte biodegradabile di liquami e letami zootecnici e residui agricoli

Oggi le soluzioni di Liquigas sono pienamente operative sul mercato italiano con le forniture di biometano destinate ad alimentare la flotta di LC3 Trasporti. Il biocombustibile proveniente della bioraffineria di Truccazzano, in provincia di Milano, è infatti frutto di un accordo quinquennale che Liquigas ha stretto con Air Liquide, multinazionale operante nel settore dei gas, delle tecnologie e dei servizi per l’industria e la sanità. Una strategia che prevede una fornitura incrementale di bio-Gnl destinato da Liquigas al proprio mercato dell’autotrazione con lo scopo di alimentare gli impianti di stoccaggio ed erogazione del biometano presso le stazioni di rifornimento e le sedi private di flottisti e società di autotrasporti.

«L’arrivo sul mercato italiano delle soluzioni di Liquigas in ambito bio-GNL», ha dichiarato Dario Mastromattei, responsabile vendite Gnl Italia di Liquigas, «è il rispetto dell’impegno che abbiamo preso per garantire massima efficienza e sostenibilità al settore dei trasporti. La collaborazione con Air Liquide ci ha permesso di iniziare il nostro percorso di crescita nel settore dei biocombustibili guardando al futuro. Siamo felici di avere al nostro fianco dei partner lungimiranti come LC3 Trasporti».

 

Dalla terra per la terra

Nel giugno del 2019 è stato presentato da Federmetano, la federazione nazionale distributori e trasportatori di metano, il nuovo logo dedicato al biometano. “Dalla terra per la terra” è il pay-off che ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’uso del biometano come fonte rinnovabile o energia alternativa. Si tratta di un progetto che Federmetano ha deciso di portare avanti spinto dai soddisfacenti numeri raggiunti in poco tempo da questo virtuoso carburante. A distanza di poco più di un anno dal 2 marzo 2018, ovvero l’approvazione del decreto interministeriale biometano, oggi il biometano conta un milione di m3 venduti che corrispondono a circa 50.000 vetture rifornite.

 

Il trasportatore

A poter usufruire del bio-GNL è LC3 Trasporti, prima azienda italiana a dotarsi di veicoli a Gnl nel 2014 e oggi realtà di spicco nel settore del trasporto sostenibile

A poter usufruire del bio-Gnl è appunto LC3 Trasporti, prima azienda italiana a dotarsi di veicoli a GNL nel 2014 e oggi realtà di spicco nel settore del trasporto sostenibile. La fornitura prevede di coprire in percentuale il fabbisogno del 2022 della stazione privata di LC3 trasporti, basata a Piacenza. L’obiettivo è però ben più ambizioso: raggiungere il 100% della capienza dell’impianto entro il 2023 attraverso periodici incrementi Liquigas.

Michele Ambrogi, presidente di LC3 trasporti usi toni entusiasti: «Ad oggi, il bio-GNL è ancora la migliore soluzione per l’abbattimento delle emissioni dei mezzi pesanti, senza limiti sensibili per le percorrenze. Permette di usare motori a Gnl, sfruttando già da oggi un carburante 100% sostenibile derivante appieno da economie circolari. Questa partnership ormai consolidata non farà altro che accelerare il raggiungimento dei nostri obiettivi fissati da tempo sul piano del rispetto ambientale».

 

Iva al 5%

Recenti misure approvate dal Consiglio dei ministri prorogano il taglio delle accise sui carburanti fino all’8 luglio 2022, includendo anche un intervento sul metano auto: l’accisa sarà a zero euro per metro cubo ed è prevista una riduzione dell’Iva dal 22% al 5%. Quanto ottenuto è il risultato di una battaglia portata avanti dalle tre associazioni Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano da oltre otto mesi e rappresenta un tassello importante per la tutela del settore del metano per autotrazione, pesantemente colpito dal caro prezzi e che fino a oggi non aveva avuto alcun tipo di sostegno da parte del Governo

 

 

Due domande all’esperto

Due domande a Dario Mastromattei, responsabile vendite Gnl Italia di Liquigas

 

Quali sono le differenze sostanziali tra metano e biometano?

Prima fra tutte, la matrice organica di provenienza del biometano rispetto al metano. Questo consente di avere emissioni di CO2 decisamente più basse, fino a -85% in base al feedstock di alimentazione. La percentuale di metano (CH4) nel prodotto è più alta, circa 92-95% nel metano e 96-98% nel biometano. Per il resto sono assolutamente intercambiabili: questo è decisamente un vantaggio per gli utilizzatori finali che non devono cambiare nulla nei loro impianti.

 

Nell’utilizzo di biometano, ci sono nazioni da prendere come esempio?

Per quanto riguarda la produzione biometano, in Italia siamo pionieri in questo: siamo il primo Paese europeo ad aver spinto su tale prodotto. Altri, Germania su tutti, si sono “fermati” al biogas.

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