Il Pnrr prosegue la sua missione sui siti orfani

Pnrr siti orfani
Pnrr siti orfani
Pubblicato il D.M. 4 agosto 2022 sulla Gazzetta Ufficiale 12 ottobre 2022, n. 239

Il Pnrr prosegue la sua missione sui siti orfani. In particolare, sulla Gazzetta Ufficiale 12 ottobre 2022, n. 239 è stato pubblicato il D.M. 4 agosto 2022 recante il «Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani in attuazione della misura “Missione 2, Componente 4, Investimento 3.4, del PNRR”».

Per “orfano” si intende un sito potenzialmente contaminato per il quale il responsabile dell’inquinamento, l’attuale proprietario del sito o altro soggetto interessato non sia individuabile o non provveda agli adempimenti previsti dalla normativa vigente; non vi provvede.

Si tratta di luoghi che non sono di particolare interesse né nazionale né regionale, in cui l’ambiente è stato aggredito e il cui ripristino resta inesorabilmente indietro nell’agenda nazionale.

Per avere un’idea di quanti siano in Italia i siti orfani basta consultare l’allegato 2 al decreto che ne riporta il censimento in tutte le 21 regioni italiane e relative province autonome. La Lombardia risulta in testa con ben 42 siti da sottoporre a bonifica, trattandosi, per lo più, di aree industriali non più in attività.

In particolare, il piano d’azione, che costituisce lo strumento utile al conseguimento dell’obiettivo denominato M2C4-24 «Quadro giuridico per la bonifica dei siti orfani», mira concretamente a «Riqualificare almeno il 70 % della superficie del suolo dei siti orfani al fine di ridurre l’occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano». A questo scopo il piano:

  • ripartisce risorse per 500 milioni di euro tra i soggetti attuatori, responsabili dell’avvio e dell’attuazione dell’intervento;
  • dispone i requisiti che devono sussistere in capo al soggetto attuatore (capacità operative e amministrativa, possesso di competenze professionali, assenza di cause ostative di natura giuridica o finanziaria per la stipula di accordi con la pubblica amministrazione);
  • individua gli interventi da attuare, come procedere e le cause di decadenza dal beneficio;
  • definisce il contenuto degli accordi conseguibili per il raggiungimento degli obiettivi considerati.

A completamento del quadro normativo vigente, indispensabile alla corretta lettura e implementazione del piano d’azione innanzi definito, va richiamato il decreto della direzione generale “Uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche” del Mite 23 febbraio 2022, n. 15, il quale definisce i «Criteri di ammissibilità degli interventi nei siti orfani da realizzare con le risorse del PNRR (misura M2C4, investimento 3.4) per l’adozione del Piano d’azione e check-list di verifica».

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