Quando il riciclo crea occupazione

Riciclo occupazione
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Il caso di Newpal Spa, società partecipata nata per dedicarsi allo stampaggio di pallet di alta qualità realizzati in plastica riciclata, fondata da Lucart e CPR System

Quando il riciclo crea occupazione. La creazione e il riciclo di packaging e imballaggi, con particolare riferimento a carta e plastica, è un tema molto caldo; non a caso, il mercato chiede ormai sempre più a gran voce l’attuazione sempre più concreta di soluzioni nella direzione della sostenibilità. Un esempio di un percorso virtuoso di economia circolare è costituito da Newpal Spa, una società partecipata nata per dedicarsi allo stampaggio di pallet di alta qualità realizzati in plastica riciclata. Gli attori coinvolti sono Lucart e CPR System, il cui obiettivo è chiudere completamente il cerchio del recupero dei contenitori per bevande tipo Tetra Pak®, creando grandi vantaggi per l’ambiente e nuove opportunità di business.

 

Economia circolare: l’impianto di stampaggio

Newpal sarà protagonista di un investimento di circa sette milioni di euro per la creazione di un polo industriale dotato di un innovativo impianto di stampaggio di materie plastiche riciclate. I macchinari, che saranno pienamente operativi entro l’estate 2022, permetteranno di trasformare il granulo plastico realizzato nello stabilimento di Diecimo (Lu) di Lucart dagli scarti di polietilene e alluminio recuperati dai cartoni per bevande, in pallet di plastica riciclata.

«La nascita di Newpal SpA» ha spiegato Guido Pasquini, senior sustainability advisor di Lucart «rappresenta un passo importante per innovare il settore dello stampaggio delle plastiche riciclate, nonché una tappa strategica cruciale nel percorso che ci porterà ad utilizzare il 60% di materie prime fibrose riciclate entro il 2030. Per aumentare il tasso di riciclo, infatti, è necessario gestire gli scarti plastici trasformandoli in nuove materie prime ricche di valore».

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I pallet riciclati

Una volta realizzati, i pallet saranno utilizzati da CPR System per la movimentazione delle merci nel settore agroalimentare e da Lucart per i propri prodotti in carta per uso igienico. Successivamente, CPR System si occuperà del recupero e riutilizzo dei pallet che, a fine vita e dopo molteplici utilizzi, non saranno smaltiti in discarica, ma reinseriti nel processo industriale.

Newpal è stata costituita nel 2019 e sta completando oggi lo stabilimento produttivo in provincia di Ferrara per lo stampaggio dei pallet e gli impianti accessori. Il fermento è tanto: dal secondo semestre 2022 inizierà la produzione di pallet in plastica riciclata con i “GranPlast” fatti da Lucart che andranno a sostituire completamente l’attuale parco pallet di CPR System.

«Disporre oggi di prodotti derivati da processi di filiera realmente sostenibili» ha spiegato Paolo Gerevini, Presidente di CPR System «rappresenta un valore aggiunto e un vantaggio competitivo per il settore. Il progetto Newpal valorizza al 100% uno scarto di produzione, creando valore condiviso e realizzando un prodotto riutilizzabile nel circuito dell’azienda».

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Un passato già verde

Conosciuta per i brand Tenderly, Lucart Professional, Tutto Pannocarta e Grazie Natural, nel 2010 Lucart ha lanciato il progetto Natural, iniziativa di economia circolare che ha portato sugli scaffali dei supermercati e nel settore professionale, una linea di prodotti in carta per l’igiene derivata dal riciclo dei cartoni per bevande. I prodotti in questione, certificati Ecolabel e FSC Recycled, sono caratterizzati dal colore avana conferito alla carta poiché le  fibre non sono sottoposte al processo di sbiancamento. Nel progetto iniziale è previsto anche il pieno recupero anche delle componenti di polietilene e alluminio contenute nei cartoni, convertite da partner esterni per ottenere dispenser per asciugamani in carta o carta igienica. Il materiale in eccesso viene venduto e riutilizzato da terzi per la realizzazione di arredi urbani, pallet e altri oggetti in plastica di uso comune.

 

 

Lucart: una storia decisamente green

Quattro domande a Guido Pasquini, senior Sustainability Advisor di Lucart

 

Che ruolo ha l’azienda nella trasformazione ecologica del comparto cartario?

Da sempre, Lucart è in prima linea per la riduzione degli impatti ambientali dei propri processi di lavorazione della carta. Innanzitutto, scegliendo le materie prime migliori ed anche specializzandosi nella lavorazione delle carte da riciclare. Oggi, circa la metà delle materie prime utilizzate sono carte da riciclare e il resto sono fibre vergini provenienti da catene di custodia certificate.

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Guido Pasquini, Senior Sustainability Advisor di Lucart

Per quanto riguarda energia e tecnologia?

Un altro aspetto molto importante è proprio legato all’energia e fin dalla fine degli anni ’80: Lucart ha scelto quella che è tutt’ora la migliore tecnologia disponibile per produrre allo stesso tempo elettricità e il calore necessario per asciugare la carta. Sto parlando della cogenerazione con turbine a gas metano. Le turbine da poco installate di ultima generazione sono già pronte per poter lavorare una miscela di metano, bio metano e idrogeno.

 

A questo aspetto sono legate certificazioni?

Lucart è stata la prima azienda in Italia ad ottenere l’Ecolabel, certificato dell’Unione Europea. Esso attesta che un prodotto è stato realizzato con un basso impatto ambientale: questo ha aperto la strada nel nostro Paese a questo tipo di certificazioni ambientali.

 

Quali saranno le prossime mosse verso la sostenibilità?

Per il futuro lavoreremo ancora molto sui consumi idrici, sugli imballaggi e sulla produzione di energia rinnovabile con l’installazione di grossi impianti fotovoltaici nei nostri stabilimenti.

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