FV e storage: questa la chiave per l’indipendenza energetica

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Una riserva di energia elettrica sempre disponibile, gratuita e pulita. L'impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo è una potente “batteria” capace di erogare elettricità auto-prodotta in qualsiasi momento

Tanto per le abitazioni quanto per le aziende, il fotovoltaico con storage consente di ottenere l’autonomia energetica. Un impianto di questo tipo mantenuto in piena efficienza può produrre energia per oltre 25 anni. Così anche l’immobile, più innovativo e tecnologico, acquisisce valore.

La diffusione di queste soluzioni avrà un effetto molto importante sul contesto in cui viviamo. Con l’aumento dei “prosumer” (utenti produttori e consumatori di energia) l’attuale sistema di dipendenza dalla fornitura pubblica sarà affiancato da una rete in cui la generazione dell’energia è diffusa e decentralizzata. E sarà quindi in grado di contribuire significativamente alla capacità complessiva del sistema.

 

Lo storage fa la differenza

In un impianto fotovoltaico senza storage la quota di autoconsumo è relativamente bassa. Senza storage, infatti, l’utilizzo dell’energia elettrica generata dal proprio impianto fotovoltaico può avvenire solamente in contemporanea alla sua produzione. Dunque quando c’è irraggiamento solare.

In tutti gli altri momenti si utilizza l’energia fornita dalla rete. Inoltre, tutta l’energia prodotta dal fotovoltaico e non subito utilizzata viene immessa nella rete pubblica con i meccanismi dello Scambio Sul Posto o del Ritiro Dedicato, soggetti alle fluttuazioni del mercato dell’energia elettrica.

Con un sistema di accumulo ben dimensionato, la quota di autoconsumo si innalza notevolmente. l’energia prodotta dal fotovoltaico e non subito consumata viene infatti immagazzinata nella batteria. Ed è quindi disponibile in qualsiasi momento per tutte le utenze. Mediamente, la quota di autoconsumo è circa del 30%-35% per impianti fotovoltaici residenziali senza accumulo. Mentre supera l’80% quando è presente lo storage.

 

Quale soluzione scegliere?

Viessmann Battery HV1 e HV2 sono batterie al litio ad alta tensione con tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato). Sono ideali per applicazioni residenziali e commerciali. E sono composte da moduli impilabili tra di loro fino a raggiungere la potenza richiesta per l’abitazione o l’azienda. Queste batterie sono predisposte per il collegamento a inverter ibridi.

L’offerta Viessmann per l’ambito residenziale comprende, in alternativa, anche Vitocharge. Si tratta di un sistema all-in-one che include inverter e moduli a batteria all’interno di un unico chassis.

 

 

Ideale per l’ambito residenziale, Viessmann Hybrid Inverter B-1 è invece un inverter monofase con potenza nominale pari a 3,6 / 5 / 6 kW. È dotato della funzione UPS (uscita backup) per l’alimentazione dei carichi preferenziali, in caso di black-out causato dalla rete elettrica.

In ambito commerciale, gli inverter trifase Viessmann Hybrid Inverter A-3 sono poi ideali per gli impianti fotovoltaici installati sui capannoni delle piccole e medie imprese. Sono disponibili in quattro taglie, con potenza nominale compresa tra 5 e 10 kW. Ed è possibile collegare in parallelo fino a dieci unità.

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