Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono ora realtà. Lo scorso 24 gennaio è entrato in vigore il decreto del MASE, che stimola lo sviluppo e la diffusione di forme di autoconsumo di energia da fonti green. Si tratta di un insieme di cittadini, soggetti pubblici e privati che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti. Questa nella disponibilità di uno o più soggetti della stessa comunità energetica.
Comunità energetiche rinnovabili in Italia
«Le CER rappresentano un passo decisivo – afferma Enrico Cappanera, General Manager della marchigiana Smart Energy Blockchain – verso la transizione energetica. Noi general contractor sappiamo bene quanto sia importante per i cittadini vedersi riconosciute delle agevolazioni per aver abbracciato scelte virtuose».
Sono infatti due le possibilità, come si legge nel decreto del MASE, per promuovere lo sviluppo delle CER. Da una parte un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i 5mila abitanti. Dall’altra una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale, riconosciuta per 20 anni. Due benefici che risultano tra loro cumulabili.
Fotovoltaico in Italia
«La nostra azienda studia da anni il decreto per le comunità energetiche. – Continua Cappanera. – E ora tantissimi cittadini avranno la possibilità di affacciarsi al mondo del fotovoltaico. Abbiamo messo a punto un innovativo servizio di progettazione, fornitura e installazione di impianti a energie rinnovabili. Un know-how che si rivela quanto mai prezioso per trasformare la nostra regione in un’eccellenza sostenibile».
Le Marche, infatti, con 805 W per abitante, sono la regione italiana con la maggiore potenza installata pro capite per quanto riguarda il fotovoltaico. Un dato significativo contenuto nel “Rapporto statistico – Solare fotovoltaico 2022” realizzato da GSE (Gestore Servizi Energetici), società del ministero dell’Economia. Nello stesso anno il 5,1% dell’energia fotovoltaica prodotta in Italia è ‘Made in Marche’ grazie agli impianti presenti nella regione. Un ottimo punto di partenza.