Numeri da record per il solare italiano: è boom del fotovoltaico

Impianti fotovoltaici
Sono più di 12mila i nuovi impianti fotovoltaici installati l’anno scorso, per un totale di 1.6 GW. Una crescita, secondo Raptech, votata alla digitalizzazione dell’energia.

L’ultima analisi statistica del GSE rivela che nei primi mesi del 2022 sono stati 12mila i nuovi impianti fotovoltaici installati sul suolo italiano. E al 30 settembre risultano in esercizio più di un milione di impianti. Il 12% in più rispetto al 2021. Sono dati significativi, che riflettono una vivacità per il fotovoltaico che non si riscontrava dal 2013. Negli ultimi otto anni la relativa stabilità di questo comparto, in un mercato fiorente e all’avanguardia, ha interessato tutte le tipologie e classi dimensionali degli impianti. Nonché i diversi settori che beneficiano del fotovoltaico: da quello industriale (con il 51% di potenza installata complessiva) a quello terziario e residenziale. Fino ad arrivare anche all’agricoltura.

Tra le regioni il Piemonte in testa per il fotovoltaico

Si tratta di una crescita e una stabilità trasversali a tutte le regioni e le principali città del Paese. Lo rivela la ricerca dell’Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili (Aceper), secondo la quale il Piemonte è la regione che produce più energia dal fotovoltaico. Seguono la Lombardia e il Veneto. Tra le province spicca Lecce, con una performance di 1.100 ore di funzionamento, per una media di 4 ore/giorno.

Al di là di questi risultati di evidente importanza, vi sono però sfide e problematiche. Una delle più impellenti è la corsa alla trasformazione digitale dell’energia, che per proprietari e operatori del settore rappresenta uno strumento prezioso per aumentare l’efficienza nella gestione del fotovoltaico. Le numerose operazioni, spesso ripetitive, che sono richieste nell’asset management possono essere automatizzate.

La digitalizzazione dell’energia

Una ricerca di Raptech, azienda che opera nel mercato delle energie rinnovabili, rivela che l’automatizzazione di questi processi può portare a un risparmio di tempo fino al 95%. E ciò si traduce in una maggiore efficienza e in una riduzione pressoché totale degli squilibri di cassa. In questo panorama Raptech fornisce quindi alle aziende lo strumento web Remote Meter Reading, che effettua letture automatiche e giornaliere delle curve di carico e di tutti i registri. “La digitalizzazione dell’energia – conferma Marco Berliocchi, CEO e Cofounder di Raptech – è un passo importante verso la transizione energetica, oltre che uno strumento indispensabile per aumentare l’efficienza delle aziende produttrici”.

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