Sistemi agrivoltaici: al via i lavori per quattro nuovi impianti in Lazio

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Avviati i lavori di costruzione per quattro impianti agrivoltaici in Lazio. I progetti hanno ricevuto approvazione lo scorso anno. Gli impianti porteranno benefici al territorio sotto molteplici punti di vista

L’associazione GIS – Gruppo Impianti Solari ha annunciato l’avvio dei lavori di costruzione per quattro impianti agrivoltaici in Lazio. I progetti hanno finalmente ricevuto l’approvazione dopo una serie di ricorsi. Alla fine è stata premiata la bontà dei progetti, evidenziando i benefici che i sistemi agrivoltaici possono portare sul territorio.

Dal punto di vista tecnologico si tratta della tipologia di impianto più efficiente presente sul mercato. Tracker a inseguimento solare e moduli di ultima generazione bifacciali. Il tutto dotato di tecnologia back contact che garantisce una produzione di circa 600 watt per pannello. Più del doppio rispetto a 10 anni fa.

Nello specifico si tratta di un impianto da 150MW a Tuscania (VT) della cui costruzione si occupa Comal S.p.A. Sono poi cominciati i lavori per l’impianto di Viterbo dalla potenza di 12MW, affidato sempre a Comal S.p.A. A maggio, invece, è previsto l’avvio dei cantieri per un progetto da 85MW a Montalto di Castro (VT). E un altro da 8MW è previsto ad Aprilia (LT).

 

Vantaggi energetico-economici dei sistemi agrivoltaici

In primo luogo un sistema agrivoltaico spinge la produzione di energia da fonte rinnovabile. I quattro progetti avranno nel complesso una potenza di 255 MW. Una volta entrati a regime produrranno un totale di circa 450 GWh all’anno. Si tratta di una quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di 120mila famiglie. Una tale energia permette di risparmiare il consumo equivalente di 42 milioni di metri cubi di gas all’anno.

Le imprese costruttrici (associate GIS) hanno poi base in varie località del Lazio. Impiegano quindi manodopera locale a beneficio dell’economia del territorio interessato. Quasi mille persone saranno impiegate nella costruzione degli impianti, stimata in 13 mesi ciascuno. Si tratta di personale specializzato (ingegneri elettrici, tecnici installatori, responsabili di cantiere, elettricisti esperti, montatori). Un esempio concreto dei benefici che lo sviluppo delle rinnovabili reca all’occupazione.

I nuovi impianti contribuiranno ad aumentare la quota di energia alimentata da fonte rinnovabile nel nostro Paese. Più l’Italia diventa autonoma nella produzione di energia, meno sarà soggetta agli squilibri del mercato. Sul medio e lungo termine questo si traduce in un concreto risparmio dei costi per i cittadini e le imprese.

 

Tutela dei terreni e del paesaggio

Gli impianti saranno realizzati su terreni incolti e attualmente poveri dal punto di vista agronomico. L’installazione dei pannelli li renderà nuovamente redditizi. E questo non solo grazie alla produzione di energia. Infatti anche l’ombreggiatura offerta dai pannelli aiuterà i terreni: rimarranno più umidi e fertili, favorendo il ricambio del tappeto erboso. A beneficiarne saranno anche le pecore che i pastori locali, una volta terminati i lavori di costruzione, continueranno a far pascolare sotto i pannelli.

Gli impianti, dunque, non modificano la destinazione agricola dei terreni né ostacolano le attività zootecniche. Recenti studi dell’Università olandese di Wageningen dimostrano che le pecore che pascolano sotto gli impianti brucano di più. Inoltre, riposano meglio perché più adeguatamente riparate e mangiano erba più nutriente, sempre verde e rigogliosa.

Sotto il profilo paesaggistico gli impianti saranno invisibili da punti di visuale pubblica. Saranno infatti collocati lontano da aree di d’interesse turistico o servite da attività utili alla cittadinanza.

«I progetti realizzati dalle imprese associate GIS sono esempi di interventi virtuosi. Fatti impiegando la migliore tecnologia sul mercato e considerando tutti gli aspetti importanti per tutelare i terreni interessati e le attività silvo-pastorali. Questo per noi significa fare impianti agri-fotovoltaici in modo etico. Ovvero in armonia col luogo in cui ci inseriamo e a beneficio dei cittadini e dell’occupazione, oltre che dell’ambiente», commenta il Presidente di GIS, Raffaello Giacchetti.

 

 

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