Veicoli elettrici e ricarica bidirezionale: Italia sulla strada giusta

Veicoli elettrici e ricarica bidirezionale
Veicoli elettrici e ricarica bidirezionale
Uno studio di SmartEn, co-sponsorizzato da Eaton

(Veicoli elettrici e ricarica bidirezionale)

Undici Paesi a confronto. Tema: veicoli elettrici e ricarica bidirezionale. Lo affronta il nuovo studio realizzato da SmartEn e co-sponsorizzato da Eaton, azienda specializzata nella gestione (intelligente) dell’energia. Dal rapporto emerge quanto siano importanti (e quanto spesso trascurate) le soluzioni mobili di accumulo dell’energia su piccola scala.

In base a una recente stima, risulta che le attivazioni V2X (vehicle to everything) all’interno dei ventisette Paesi della Ue sarebbero in grado di generare guadagni pari e 9,9 miliardi di euro, entro il 2030. Questo significa che, come afferma il report, lo sblocco del potenziale della ricarica V2X, nel momento in cui si abilitasse la disponibilità di risorse centralizzate, potrebbe avere un ruolo di primo piano nella transizione energetica.

Che cosa impedisce l’affermarsi di questa tecnologia? Innanzi tutto, la presenza di requisiti tecnici complessi e non allineati fra i diversi Paesi. In questo quadro, i veicoli elettrici sono destinati a rimanere inattivi, nel momento in cui sono parcheggiati, per il 90% del tempo. Un inutile spreco.

«Per rispondere al crescente fabbisogno di accumulo reso necessario dalla transizione verso un’energia più pulita – commenta Michael Villa, executive director di smartEn – non possiamo concentrarci solo sui grandi impianti pubblici. L’assenza di un quadro normativo comunitario per la ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici e la frammentazione delle norme tra gli Stati membri impedisce un’adozione commerciale del V2X su larga scala. La doppia tassazione dell’energia, in alcuni Paesi, rimane uno dei maggiori ostacoli, così come l’incoerenza dell’accesso al mercato o l’assenza di prezzi dinamici: sono sfide simili a quelle che si trovano ad affrontare anche altre risorse di flessibilità della domanda».

Veicoli elettrici e ricarica bidirezionale: la situazione in Italia

Nonostante la strada sia ancora lunga l’Italia, secondo la ricerca SmartEn, sta andando nella direzione corretta. Per prima cosa ha eliminato la doppia tassazione V2G (vehicle to grid). È vero che mancano ancora una politica chiara in materia di V2X e standard applicativi, ma è anche vero che sono in atto importanti progetti pilota. L’obiettivo dell’Italia è di avere, entro il 2030, tre milioni di punti di ricarica, pubblici e privati.

«Quando si lavora sulle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici – spiega Alessio Nava, MD & country sales leader Italy di Eaton – è molto importante affidarsi alle giuste tecnologie, guardando ai possibili sviluppi di un mercato in continua evoluzione. I proprietari degli edifici, in particolare se offrono parcheggi pensati per soste medio-lunghe, dovrebbero già oggi prestare attenzione ai caricabatterie per i veicoli elettrici che scelgono di adottare, privilegiando i dispositivi che saranno anche in grado di immettere elettricità nella rete. Investire in caricabatterie V2X o V2X Ready sarà infatti cruciale per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica pronte per il futuro, favorendo lo sviluppo di un sistema energetico sostenibile».

(Veicoli elettrici e ricarica bidirezionale)

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