Progetto Agnes: sviluppo e occupazione nel segno della sostenibilità

Progetto Agnes
Progetto Agnes
Sarà il primo hub di energia verde nel mare Mediterraneo con impianti eolici e solari e dotato di un sistema di accumulo e rilascio al bisogno. Tra i punti innovativi il fatto di essere concepito come un sistema aperto, pensato per introdurre via via nuove soluzioni e tecnologie, con la possibilità, quindi, di creare indotti in termini economici, occupazionali e di sviluppo

(Progetto Agnes: sviluppo e occupazione nel segno della sostenibilità)

 

Un faro per la transizione energetica in Italia: al largo di Ravenna, il progetto Agnes acronimo di “Adriatic green network of energy sources” è già un eccellente catalizzatore di investimenti, occupazione e innovazione.

In particolare, Agnes Romagna 1&2 sarà il primo hub di energia verde nel mare Mediterraneo con impianti eolici e solari e dotato di un sistema di accumulo e rilascio al bisogno (Bess; battery energy storage system) e di una unità di produzione di idrogeno e relative opere e infrastrutture connesse. In questo caso, la componente “Bess” è a terra, mentre turbine fisse e fotovoltaico galleggiante sono offshore. Su queste tecnologie, l’alto Adriatico presenta tutte le condizioni per la sperimentazione.

Il progetto comprende la realizzazione di due parchi eolici disposti a nord e a sud di Ravenna. Quest’ultimo, ovvero quello più a sud, costituisce il vero e proprio hub energetico poiché il suo specchio acqueo, oltre gli aerogeneratori, ospiterà l’impianto fotovoltaico galleggiante. Un’infrastruttura globale da 700 MW di capacità installata, la cui energia non sarà destinata unicamente alla rete elettrica; infatti, parte di questa potrà essere impiegata negli impianti di idrogeno verde o per alimentare le batterie di accumulo

L’innovazione del progetto riguarda anche il fatto che, come un sistema aperto, è pensato per introdurre via via nuove soluzioni e tecnologie. «A oggi – spiega Pietro Solaroli, responsabile ambientale del progetto – è previsto un impianto fotovoltaico galleggiante, sistemi per la produzione di idrogeno verde e l’adozione di un nuovo aerogeneratore adatto ai venti contenuti del mare Adriatico, capace di convertire in maniera efficiente l’energia cinetica del vento, relativamente bassa nella zona, in energia elettrica».

 

→ L’articolo completo sul terzo numero della rivista Transizione energetica ←

Richiedi maggiori informazioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

css.php

Benvenuto!

Accedi al tuo account

Non sei ancora registrato?