La crescita dell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili ha portato milioni di famiglie e imprese a installare impianti fotovoltaici sui tetti di abitazioni, capannoni e strutture agricole. Tuttavia, la crescente frequenza di fenomeni meteorologici estremi – come grandinate di grande intensità, downburst e bombe d’acqua – sta aumentando il rischio di danneggiamento degli impianti, con conseguenti costi per la riparazione e riduzioni di efficienza. Secondo recenti rilevazioni, le grandinate con chicchi superiori ai 5 centimetri sono aumentate del 30% nell’area mediterranea solo negli ultimi anni. Nel 2023, alcune regioni del Nord Italia hanno registrato danni significativi a migliaia di moduli solari. Un’esposizione frequente a grandine, raffiche di vento e piogge intense può infatti ridurre la durata e la resa energetica dei pannelli. Per questo motivo, diventa fondamentale adottare misure preventive, sia in fase di progettazione che per impianti già esistenti. Da Senec arrivano 5 strategie efficaci.
Proteggere i pannelli con materiali resistenti alla grandine
Uno dei fattori chiave per la resistenza agli impatti è il vetro frontale del pannello. I moduli solari certificati per resistere a grandinate sono generalmente dotati di vetro temperato più spesso o trattato.
Le certificazioni internazionali come IEC 61215 o UL 1703 indicano la conformità ai test di resistenza meccanica. In presenza di eventi sempre più violenti, optare per moduli con requisiti di robustezza elevati è una scelta strategica.
Installare reti metalliche o coperture antiurto
Una protezione fisica esterna può ridurre l’impatto diretto della grandine. L’installazione di reti metalliche o coperture in policarbonato trasparente consente di assorbire l’urto senza compromettere l’irraggiamento solare.
È essenziale che queste soluzioni non creino ombreggiamenti, siano resistenti alla corrosione e installate con distanze adeguate per consentire ventilazione e manutenzione.
Attivare una copertura assicurativa contro i danni atmosferici
Sempre più compagnie offrono polizze specifiche per gli impianti fotovoltaici, oppure estensioni alle assicurazioni casa che coprono danni da grandine, vento e allagamenti.
A fronte dell’aumento di eventi estremi, questa tutela consente di ammortizzare i costi in caso di rotture, crepe, perdita di efficienza o sostituzione dei pannelli.
Manutenzione regolare e controllo dell’integrità dell’impianto
Un impianto ben mantenuto è più resiliente e performante. La pulizia periodica dei moduli – da effettuare almeno una o due volte l’anno – rimuove detriti, foglie, polvere e residui organici che possono ridurre la produzione di energia.
È inoltre utile verificare visivamente eventuali segni di usura o danni minori, così da intervenire prima che compromettano il sistema.
Valutare tempestivamente i danni dopo gli eventi estremi
In caso di grandinate, è necessario verificare se l’impatto ha coinvolto i pannelli, le strutture di fissaggio o i cablaggi. Un sistema di monitoraggio può segnalare cali di produzione sospetti.
Se l’impianto è assicurato, è consigliabile documentare fotograficamente i danni e attivare la richiesta di risarcimento. Un tecnico specializzato può accertare la sicurezza elettrica e il corretto funzionamento del sistema.
Una protezione sempre più urgente
Con oltre 38,5 GW di potenza fotovoltaica installata in Italia e una quota maggioritaria costituita da impianti residenziali o commerciali in autoconsumo, proteggere l’efficienza dei pannelli è diventato un tema centrale.
L’esposizione crescente a eventi atmosferici estremi rende necessaria una maggiore cultura della prevenzione e della gestione tecnica, non solo per motivi di sicurezza ma anche per la sostenibilità economica a lungo termine degli investimenti.