E-mobility: nuovo record di installazioni di punti di ricarica in Italia

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Lombardia prima della classe, ma la Regione dove si cresce di più è la Campania. Accelera anche l’infrastruttura in autostrada. Ma ora è essenziale usare al meglio le risorse del PNRR e stimolare il mercato

Le colonnine di ricarica per l’e-mobility in Italia segnano un nuovo record di crescita. Con il PNRR la rete nazionale può diventare un riferimento per tutta l’Europa. Dal monitoraggio trimestrale di Motus-E emerge che al 30 settembre 2023 sono presenti nella Penisola 47.228 punti di ricarica a uso pubblico. Si tratta di un incremento del 44,1% rispetto ai 32.776 registrati nello stesso mese del 2022. Nel trimestre luglio-settembre 2023 sono stati messi a terra 2.018 nuovi punti di ricarica, che portano l’installato totale dei 9 mesi a quota 10.456, livello più alto mai osservato nel periodo.

 

La rete e-mobility in espansione

«La grande espansione della rete testimonia l’impegno degli operatori per dotare il Paese di un’infrastruttura realmente strategica e al servizio dei cittadini. – Commenta il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso. Egli sottolinea che in scia a questo sforzo l’Italia non può sprecare la carta che ha in mano ora. Può infatti affermarsi tra i Paesi più avanzati in questo ambito, dove vanta peraltro una leadership industriale tanto importante quanto poco nota.   

«Attendiamo a breve il lancio dei nuovi bandi PNRR per l’installazione delle colonnine di ricarica ad alta potenza in città e in ambito extraurbano. – Ricorda Naso. – Se utilizzate pienamente, queste risorse daranno all’Italia una rete di ricarica davvero all’avanguardia. Una rete pronta a supportare la crescita dei veicoli full electric prevista dal Governo nell’ultimo aggiornamento del Piano energia e clima». 

Il segretario generale osserva anche che sulle infrastrutture di ricarica il Sistema Paese sta andando nella direzione giusta. Tuttavia, è il mercato auto che è rimasto pericolosamente indietro. «Ma possiamo ancora recuperare terreno impiegando in modo più efficace le risorse già stanziate per gli incentivi. Alzando il cap di prezzo per accedere alle agevolazioni, estendendole in forma integrale ad aziende e noleggi e rivedendo in chiave green la fiscalità sulle flotte. Ma utilizzando anche gli avanzi dei bonus del 2022 e del 2023».

 

 

Come vanno le Regioni?

Tornando ai numeri, si conferma il deciso progresso delle installazioni nel Sud e nelle Isole, dove si concentra il 23% del totale dei punti di ricarica. Questo a fronte del 21% del Centro e del 56% del Nord Italia. Segnali positivi anche per la quota delle infrastrutture di ricarica installate ma non ancora accessibili al pubblico. Depurando il dato da alcuni singoli progetti in grado di sbloccare simultaneamente centinaia di colonnine, si attestano all’11% del totale installato. Si tratta di un valore determinato dagli iter autorizzativi e dai tempi tecnici di allaccio alla rete a cui devono sottostare gli operatori. 

A livello regionale continua a primeggiare la Lombardia, che sfonda quota 8.000 punti di ricarica (8.094), davanti a Piemonte (4.713), Veneto (4.564), Lazio (4.558) ed Emilia-Romagna (4.050). Di nuovo in evidenza la Campania, la Regione con la maggiore crescita dell’infrastruttura (2.212 punti installati dall’inizio dell’anno).

Da segnalare infine l’accelerazione della rete di ricarica sulle autostrade. Infatti si registra al 30 settembre 2023 la presenza di 851 punti di ricarica (+541 rispetto a un anno fa), distribuiti in quasi un terzo delle aree di servizio italiane. Circa l’80% dei punti di ricarica in autostrada ha una potenza maggiore di 43 kW e il 59% supera i 150 kW.

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