Buono stato ambientale: la tutela del mare

Buono stato ambientale
Buono stato ambientale
Sulla Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 2022, n. 235 è stato pubblicato il D.P.C.M. 7 luglio 2022

Buono stato ambientale: la tutela del mare approda in Gazzetta Ufficiale. Più precisamente sulla Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 2022, n. 235 è stato pubblicato il D.P.C.M. 7 luglio 2022 che approva il programma di misure per il conseguimento ed il mantenimento del “buono stato ambientale”.

In realtà si tratta dell’aggiornamento del programma di misure che era stato previsto ai sensi dell’art. 12, D.Lgs. n. 190/2010 che, oggi, risulta quindi abrogato. Il programma si occupa, in particolare, dell’ambiente marino e si inserisce nel più ampio contesto della strategia adottata a livello comunitario con la direttiva quadro 2008/56/Ce costituita da cinque fasi che sono aggiornate ogni sei anni e si basano su undici «Descrittori qualitativi» dell’ecosistema.

Le misure che compongono oggi il programma italiano sono definite nell’allegato I al D.P.C.M. e si suddividono in misure di categoria 1a e 1b e misure di categoria 2a e 2b. Le prime sono disposizioni rilevanti già adottate e implementate (1a) oppure la cui implementazione è ancora parziale o assente (1b); le seconde, invece, sono misure addizionali alle prime e basate su norme comunitarie o su accordi internazionali che prevedono azioni aggiuntive a quelle già previste (2a) oppure misure addizionali che non si basano affatto su norme comunitarie o su accordi internazionali, ma risultano, comunque, efficaci a tutela della salubrità della risorsa (2b).

 

 

Come esempi di misure già adottate possono essere citate quelle che hanno come obiettivo la protezione di specie e habitat target attraverso la costituzione di aree marine protette oppure quelle che regolano il prelievo e la vendita di specie a rischio di estinzione anche mediante accordi internazionali.

Un bilancio, quello del 2022, che, almeno dal punto di vista normativo (si deve, infatti, ricordare anche la recente pubblicazione della tanto attesa legge Salvamare), si chiude in positivo per la nostra risorsa marina, sperando che tutti questi sforzi possano tutelarla meglio di quanto fatto finora.

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