TVEDTsenteret di Stavanger, in Norvegia, ha inaugurato a novembre 2024 la più grande facciata fotovoltaica del Paese. Ha segnato così un importante passo verso la transizione energetica. Sul centro commerciale l’impianto fotovoltaico è realizzato con 880 moduli Silk Nova Duetto All Black di FuturaSun. Ha una capacità produttiva stimata di 260.000 kWh all’anno e una potenza installata di 369,6 kW.
Il progetto integra l’energia solare nell’architettura urbana, migliorando l’efficienza energetica dell’edificio e contribuendo alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili. Questo impianto in facciata integra un impianto tradizionale su tetto preesistente sull’edificio.
Fotovoltaico in facciata: perché sì?
Nei primi mesi di vita la facciata di Stavanger ha prodotto egregiamente energia pulita. E la resa è ben superiore a quella dell’impianto sul tetto. Come spiega l´ing. Lisa Hirvonen, Sales Director and Product Manager di FuturaSun, la facciata fotovoltaica è una scelta ottimale per i paesi nordici.
«Più si va a nord, più l’inclinazione ideale dei moduli aumenta. Qui, infatti, il sole rimane basso all’orizzonte per molte ore al giorno e la luce è diffusa. L’inclinazione verticale è ottimale per la produzione energetica. I risultati ottenuti, tra l’altro, non hanno richiesto moduli particolari. Quelli utilizzati nel progetto rientrano nella nostra produzione standard.L’abbinamento di un prodotto standard per un’applicazione di questo genere dimostra ancora una volta la versatilità e potenzialità del fotovoltaico e come questa tecnologia possa essere adottata anche su superfici architettoniche complesse. Inoltre, la superficie verticale rimane sempre libera di neve e questo va a favore della resa, escludendo anche possibili interventi di manutenzione per lo sgombero della neve stessa. Rimaniamo in attesa di ricevere statistiche anche del rendimento estivo, quando il sole al nord non tramonta praticamente mai. Ci si aspetta uno scenario ricco di luce diffusa, a favore di un impianto in verticale».
Facciate solari: efficienza sempre garantita
Un sistema del genere potrebbe andare bene anche in Paesi con un’insolazione maggiore. Dove, dunque, l’inclinazione ideale è minore di quella in facciata?
Hirvonen ne è convinta. «Certamente. Bisogna cioè contare su una parziale diminuzione della resa ma oggi i moduli fotovoltaici si sono molto evoluti. Sono in grado di assorbire molto bene anche la luce diffusa e producono anche in giornate nuvolose. Quindi, sebbene installare in facciata ad esempio in Italia possa comportare una diminuzione della resa, la produzione rimane interessante».
Una soluzione ancora poco diffusa
Eppure, di facciate solari non se ne vedono molte. Dice Hirvonen: «Costruire in facciata è indubbiamente più complesso rispetto a costruire sul tetto o sul terreno».
Alcuni dei motivi principali di questa maggiore complessità sono: i costi di installazione più elevati rispetto agli impianti su tetto, la minore resa per l’inclinazione non ottimale nelle latitudini più meridionali, ostacoli(come altri edifici) che possono ridurre la resa dell’impianto; molti più vincoli burocratici e molte piu norme da rispettare rispetto alle costruzioni in facciata.
Tuttavia, grazie ai progressi tecnologici, molte di queste problematiche sono ormai superabili. Ribadisce Hirvonen: «Oltre alla maggiore capacità di assorbire luce diffusa, i moduli sono oggi più performanti anche con l’aumentare delle temperature. Inoltre, l’importante riduzione dei costi dei moduli ha reso questi impianti sempre più competitivi. Penso che su questo punto vi sia ancora poca consapevolezza e che il fotovoltaico soffra ancora per pregiudizi pregressi. Oggi mi sento di affermare che il fotovoltaico ha raggiunto una maturità sia tecnologica che finanziaria per moltissime tipologie di progetti».
Facciate solari: opportunità da cogliere anche in Italia
L’Italia, con il suo elevato irraggiamento solare e la densità urbana, rappresenta un terreno fertile per lo sviluppo delle facciate fotovoltaiche. Le principali motivazioni per adottarle nel nostro Paese sono le seguenti.