L’Italia ha superato la soglia dei 2 milioni di impianti fotovoltaici connessi alla rete, confermando il fotovoltaico come una colonna portante del sistema elettrico nazionale. Una crescita continua, alimentata dalla diffusione degli impianti residenziali, industriali e utility scale, creando una crescente consapevolezza sui benefici dell’autoconsumo e della necessità di inserire nel mix energetico nazionale l’energia generata da fotovoltaico per abbassare i prezzi delle bollette.
Secondo i dati elaborati da Italia Solare su base Gaudì – Terna, nei primi sette mesi del 2025 sono stati connessi 132.276 nuovi impianti fotovoltaici, per una relativa potenza di 3.354 MW. Il totale cumulato ha così raggiunto i 2.011.056 milioni di impianti connessi al 30 luglio 2025, con una potenza installata che ha superato i 40 GW (40.430 MW).
«Abbiamo superato un traguardo simbolico: due milioni di impianti significano milioni di famiglie, imprese e amministrazioni che hanno scelto una fonte pulita, affidabile e autonoma. Oggi il fotovoltaico non è più un’opzione marginale, è parte integrante della nostra infrastruttura energetica”, commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di ITALIA SOLARE – È il momento di accelerare sui meccanismi che sostengono l’autoconsumo e l’integrazione con gli accumuli, superando la lentezza burocratica e legislativa che ancora rallenta lo sviluppo di un sistema energetico basato su tecnologie pulite che possono assicurare al nostro paese prezzi dell’energia contenuti e stabili nel tempo».
Un cambiamento strutturale
Negli ultimi tre anni – sottolinea Italia Solare -, il fotovoltaico è entrato stabilmente nel mix energetico delle famiglie italiane: solo tra il 2020 e il 2024, le connessioni residenziali mensili sono passate da una media di 22 MW nel 2020 a 140 MW nel 2024 e un picco di 188 MW nel 2023, trainate dal Superbonus. Nei primi sei mesi del 2025 si sono attestate su una media di 88 MW/mese, 4 volte la potenza connessa mensilmente prima dell’entrata in scena del Superbonus, segno di una domanda che resta solida anche in assenza di incentivi straordinari. I driver di tale domanda sono principalmente due: la discesa dei prezzi delle tecnologie, non solo di quella fotovoltaica ma anche e soprattutto delle tecnologie di accumulo elettrochimico, e la diffusione della consapevolezza della convenienza economica del fotovoltaico.
La top 5 delle regioni più solarizzate d’Italia
La Lombardia guida la classifica delle regioni più solarizzate d’Italia con 326.586 impianti fotovoltaici connessi alla rete, seguita da Veneto (274.699 impianti), Emilia-Romagna (198.003 impianti), Lazio (141210 impianti), Sicilia (136.511 impianti) e Piemonte (134.729 impianti). La distribuzione geografica del fotovoltaico è quindi tendenzialmente concentrata nelle regioni più popolate d’Italia, anche se il mercato è sempre più diffuso e le installazioni stanno crescendo in tutte le regioni di Italia.
Il solare al centro della transizione elettrica
L’avanzata del fotovoltaico è resa ancora più significativa dal contesto di elettrificazione dei consumi: pompe di calore, mobilità elettrica, comunità energetiche e nuovi processi industriali richiedono energia decarbonizzata, accessibile e modulabile. Il fotovoltaico, integrato con sistemi di accumulo e digitalizzazione, risponde a queste esigenze e abilita un sistema più flessibile e partecipativo.
Considerati gli sfidanti obiettivi posti dall’Unione Europea, i quali prevedono la decarbonizzazione di tutto il parco immobiliare del nostro continente entro il 2050, per i prossimi anni è possibile aspettarci un’ulteriore forte crescita del fotovoltaico che sarà la tecnologia protagonista di tale processo di decarbonizzazione.
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