Transizione 5.0, il futuro sostenibile dell’energia

transizione 5.0
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L’atteso Decreto Transizione 5.0 approvato a fine febbraio dal Consiglio dei ministri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2024 e rappresenta un'evoluzione significativa dei programmi Industria 4.0 e Transizione 4.0

Il piano Transizione 5.0 previsto dal RePowerEU del Pnrr, con una dotazione di 6,3 miliardi di euro, mira a supportare le imprese nel passaggio a un modello produttivo più efficiente, sostenibile e basato su energie rinnovabili.

 

Obiettivi

La nuova misura si pone l’obiettivo di ridurre il consumo di energia finale di 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep) nel periodo 2024-2026, incentivando l’adozione di tecnologie e sistemi per la gestione, idonei a ottimizzare l’efficienza energetica.

Al tempo stesso intende promuovere l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile per estendere l’utilizzo di fonti energetiche pulite e sostenibili.

Il conseguimento degli obiettivi posti non potrà realizzarsi senza lo sviluppo delle necessarie competenze per la gestione dei nuovi processi produttivi e necessiterà quindi del sostegno di un opportuno piano di formazione del personale.

 

Risorse

Le risorse complessive messe a disposizione del piano sono di 6,3 miliardi di euro, di cui:

  • 3,78 miliardi per beni strumentali,
  • 1,89 miliardi per autoconsumo e autoproduzione di energia rinnovabile,
  • 630 milioni per la formazione del personale.

Il budget sarà suddiviso equamente nel biennio 2024-25 per garantire la presenza di risorse anche per gli investitori nel prossimo anno.

Tali risorse si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio per un totale di circa 13 miliardi di euro nel biennio 2024-25.

I destinatari dei benefici sono tutte le imprese che realizzano nuovi investimenti in strutture produttive situate nel territorio italiano nell’ambito di progetti di innovazione che consentano una riduzione dei consumi energetici.

Rimarranno escluse le imprese in difficoltà finanziaria, che hanno ricevuto sanzioni interdittive o che non rispettano le norme di sicurezza e non siano in regola con i contributi previdenziali.

 

Transizione 5.0: opportunità e modalità

I progetti ammessi ai benefici devono essere certificati ex-ante da un valutatore indipendente che attesti il rispetto dei criteri di ammissibilità. È poi richiesta una certificazione ex-post per confermare l’effettiva realizzazione degli investimenti.

Per facilitare la gestione delle certificazioni, la valutazione, lo scambio e l’analisi dei dati, l’1% del budget totale (63 milioni di euro) sarà destinato allo sviluppo di una piattaforma informatica che avrà anche il compito di supportare le attività di monitoraggio e controllo.

Il decreto-legge è diventato operativo il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e dovrà essere convertito in legge entro sessanta giorni.

Rappresenta quindi un’importante opportunità per le imprese italiane per innovare i propri processi produttivi, aumentare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale.

 

Foto dmalp acquisita con licenza da AdobeStock (AdobeStock_204874730)

 

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