Arena del futuro: collaboratori dell’innovazione

Arena del futuro
Arena del futuro
L’obiettivo? Ridurre l’inquinamento su tutto il corridoio padano, abbattendo il più possibile le emissioni di anidride carbonica. Quattordici promotori, ciascuno con le proprie competenze, che hanno deciso di mettere in campo tecnologie innovative

Sono 14 i promotori del progetto «Arena del Futuro», sviluppato come primo esempio di innovazione collaborativa per la “mobilità a zero emissioni” delle persone e delle merci e pensato come tappa fondamentale per arrivare verso la cosiddetta carbon neutrality.

L’autostrada A35 Brebemi-Aleatica, ABB, Electreon, FIAMM Energy Technology, Iveco, Iveco Bus, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, Università Roma Tre e Università di Parma fanno parte della cordata che lavorerà nei prossimi mesi per dimostrare l’efficacia relativa all’alimentazione di automobili, autobus e veicoli commerciali elettrici mediante carica induttiva dinamica senza contatto.

Arena del futuro: l’iniziativa

Francesco Bettoni, presidente di A35 Brebemi-Aleatica e responsabile di «Arena del Futuro» presenta così l’iniziativa: «La filosofia alla base di tutto è contribuire, con un progetto di straordinaria importanza, a ridurre il livello di inquinamento lungo il “corridoio padano”, abbattere il più possibile le emissioni di anidride carbonica, diffondere la cultura dell’economia circolare e alzare il livello di immagine e di competitività dei territori e delle imprese lungo l’autostrada A35 Brebemi Aleatica».

Il progetto prevede la costruzione di un anello di asfalto di 1.050 metri alimentato con una potenza elettrica di un MW e situato in un’area privata dell’autostrada A35, in prossimità dell’uscita Chiari Ovest. In questo tratto verrà applicata la tecnologia Dynamic Wireless Power Transfer (che permette di caricare i veicoli mentre si è in viaggio) a diverse gamme di veicoli elettrici e verrà applicato un sistema di connettività avanzata che sfrutterà la tecnologia 5G e l’IoT (Internet of Things), con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza stradale e ottimizzare contemporaneamente la produttività e l’efficienza dei veicoli commerciali. Nello stesso tratto, la pavimentazione stradale verrà ottimizzata per renderla più durevole e non alternare l’efficienza della carica induttiva.

Arena del futuro: partenza a fine novembre

 

Francesco Bettoni

La tabella di marcia prevede l’inizio dell’attività di sperimentazione (e la coincidente inaugurazione) a fine novembre, mentre queste sono le prossime tappe in calendario, specificate sempre da Francesco Bettoni: «Abbiamo iniziato la realizzazione del Pilot di asfalto di 1.050 metri di lunghezza e otto di larghezza. Prevediamo che dopo l’estate la tecnologia di induzione dinamica e statica sia già posizionata e, entro il mese di novembre, i primi autoveicoli possano già iniziare i test, contemporaneamente agli altri progetti che riguardano l’applicazione del Dynamic Wireless Power Transfer, la connettività avanzata mediante tecnologie 5G e IoT (Internet of Things) e l’ottimizzazione della pavimentazione stradale ai fini della efficienza della carica induttiva».

Oltre all’innovazione tecnologica applicata in «Arena del Futuro», punto di forza e caratteristica fondante e virtuosa del progetto è la volontà di realtà industriali internazionali, università e istituzioni di collaborare nello studio dei dati e delle analisi che emergeranno durante il percorso di sperimentazione.

Le tecnologie Mapei al servizio del progetto

Mapei si inserisce nel gruppo di lavoro di «Arena del Futuro» grazie alle sue tecnologie per lo sviluppo di pavimentazioni stradali ad alta resistenza e durabilità, oltre che in grado di non alterare l’efficienza della carica induttiva responsabile dell’alimentazione dei veicoli elettrici.

Francesco Cerutti

Francesco Cerutti, Corporate Product Manager Road Engineering di Mapei offre maggiori dettagli: «La linea di prodotti interessata da questo progetto è quella dedicata alle pavimentazioni bituminose, Road Engineering, introdotta nel 2019 in affiancamento a una già ampia e strutturata gamma di soluzioni per l’edilizia e le infrastrutture. Le soluzioni Mapei appartenenti a questa linea – prosegue Cerutti – consentono di coprire innumerevoli campi di applicazione, intervenendo, ad esempio, in grandi opere come aeroporti e autostrade, ma anche in semplici piazzali, centri storici, strade comunali o provinciali.  Contribuiscono, inoltre, ad aumentare la sostenibilità delle pavimentazioni stradali attraverso la proposta di soluzioni sviluppate in un’ottica di economia circolare grazie al patrimonio di conoscenze maturato in cantieri internazionali e al fianco di clienti e committenti, alle numerose collaborazioni con istituti di ricerca e altre realtà industriali e all’attività dei laboratori Mapei». L’azienda è impegnata su più fronti quando l’obiettivo è favorire l’economia circolare e la sostenibilità, come conferma la recente notizia dell’accordo fra Mapei e Iren, multiutility che opera nei settori dell’energia elettrica, del gas, del teleriscaldamento (fra le altre attività). Si è trattato, infatti, di un accordo che prevede l’utilizzo di polimeri termoplastici provenienti da processi innovativi di riciclo per la realizzazione di pavimentazioni stradali più durature e sostenibili. Test congiunti, realizzati anche con il supporto del laboratorio stradale del Politecnico di Milano, hanno consentito di individuare le formulazioni che, grazie all’utilizzo di specifici e innovativi additivi, portano alla realizzazione di asfalti più sostenibili e che, a parità di spessore, garantiscono un aumento significativo della vita utile con conseguente riduzione dei costi di manutenzione. (A.S.)

 

 

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