In omaggio a Paolo Colli, fondatore di Fare Verde, il 3 aprile scorso si è svolto l’evento “Idroelettrico: La più grande fonte di energia pulita, rinnovabile, programmabile”, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati a Montecitorio. Durante l’evento, RSE ha delineato l’attuale situazione dell’idroelettrico in Italia, presentando i punti salienti della Monografia RSEview “Il ruolo dell’idroelettrico nel processo di transizione energetica”, volta a creare consapevolezza sui valori dell’idroelettrico nell’attuale contesto energetico, sociale e geopolitico.
Antonella Frigerio, Vicedirettore del Dipartimento Sviluppo sostenibile e Fonti Energetiche di RSE, ha sottolineato i punti di forza dell’idroelettrico evidenziando come, nel contesto attuale, si stia riscoprendo l’importanza di questo settore:
- è tutt’ora la principale fonte rinnovabile nel mondo, in Europa e in Italia in termini di produzione di energia pulita, economica e affidabile;
- contribuisce fattivamente alla fornitura di servizi di bilanciamento (flessibilità e accumulo) necessari per integrare energia da fonti rinnovabili non programmabili;
- migliora la sicurezza energetica del nostro Paese, contribuendo a ridurre la dipendenza energetica dalle importazioni;
- non è soggetto alla fluttuazione dei prezzi dei combustibili;
- si basa su tecnologie di dominio nazionale;
- offre servizi sociali in ottica di adattamento al cambiamento climatico, in particolare mitigando il rischio alluvioni in caso di precipitazioni estreme e rilasciando acqua dai serbatori in caso di crisi idriche per limitare i danni al settore agricolo, contribuendo così alla sicurezza alimentare.
Tuttavia, il settore idroelettrico deve affrontare ancora diverse sfide per svolgere un ruolo di protagonista nella transizione energetica. Questioni di carattere amministrativo: innanzitutto, va sciolto il nodo del rinnovo delle concessioni, – sottolinea RSE – che al momento sta bloccando gli investimenti nel settore e va semplificato il permitting per rendere compatibili i tempi di realizzazione di nuovi impianti, soprattutto di pompaggio, e gli interventi di ripotenziamento e ammodernamento di impianti esistenti con i tempi fissati per il raggiungimento degli obiettivi europei.
Per quanto riguarda aspetti ambientali – prosegue RSE – è essenziale promuovere una migliore sostenibilità e integrazione ambientale delle infrastrutture, proteggendo la biodiversità e mitigando gli impatti sugli ecosistemi, ma anche instaurare un dialogo trasparente e su basi scientifiche con le associazioni ambientaliste.
Rispetto, infine, ad aspetti climatici, RSE sottolinea quanto sia importante valutare come i cambiamenti climatici impatteranno sulla disponibilità idrica e sostenere fin da ora una gestione integrata della risorsa idrica, già vista come oro blu in diversi Paesi nel mondo, facendo riferimento al Water-Energy-Food-Ecosystem Nexus per garantire la sicurezza alimentare e il benessere sociale del nostro Paese.
RSE si è posta anche l’obiettivo di rappresentare e coinvolgere gli stakeholder del settore idroelettrico italiano nella ETIP HYDROPOWER, la piattaforma di innovazione tecnologica che punta a divenire un riferimento per fornire ai policy maker della Commissione europea raccomandazioni in ottica di aggiornamento del SET Plan.
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