Nuova spinta alle rinnovabili anche nel settore IT

Global Cloud Data Center
Grazie all'attivazione di due nuove centrali idroelettriche nel bergamasco proseguono impegno e investimenti nelle fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita

Aruba S.p.A., il cloud provider italiano attivo nei servizi di data center e web hosting, rafforza la propria capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili. Grazie all’acquisizione di due nuove centrali idroelettriche in provincia di Bergamo, nei pressi del Global Cloud Data Center di Ponte San Pietro. Le centrali in questione presentano una potenza complessiva di 2 MW.

 

Le centrali idroelettriche rivestite di pannelli solari

L’acquisizione è parte di una più ampia strategia del gruppo Aruba. Il gruppo, infatti, intende continuare a investire e incrementare la propria capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo per ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente e rendere sostenibili le attività di tutto il gruppo. Oltre agli investimenti sugli impianti idroelettrici, proseguono anche quelli sugli impianti fotovoltaici.

I due nuovi edifici DC-B e DC-C del campus di Ponte San Pietro sono stati inaugurati a dicembre 2022. Sono rivestiti da impianti fotovoltaici di nuova generazione rispettivamente con una potenza pari a 1,2 MW e 1,3 MW. Questi impianti vanno ad aggiungersi a quello da 2,4 MW presente sul DC-A. Anche i data center in costruzione nel nuovo campus di Roma verranno rivestiti da pannelli fotovoltaici su tutte le superfici che hanno sufficiente esposizione al sole.

 

Le nuove iniziative green spingono sulle rinnovabili

Alle iniziative proprie, è stato inoltre affiancato un percorso condiviso con altre aziende a livello internazionale. Insieme ad altri provider europei, Aruba è parte del Climate Neutral Data Center Pact. Si tratta di un’iniziativa di autoregolamentazione che ha l’obiettivo di rendere i data center in Europa neutri dal punto di vista climatico entro il 2030.

L’azienda è tra i primi operatori di data center ad aver già certificato l’adesione al Patto tramite un audit condotto appositamente per misurarne la conformità agli obiettivi. Un impegno storico da parte dell’industria europea del cloud e dei data center per guidare in modo proattivo la transizione verso la piena sostenibilità energetica.

Un ulteriore impegno assunto riguarda la partecipazione alla European Green Digital Coalition. L’obiettivo è di investire nello sviluppo e nella diffusione di servizi digitali sostenibili ed efficienti. Oltre a sviluppare strumenti per misurare l’impatto delle tecnologie sull’ambiente. Per unire così le forze in virtù di una trasformazione digitale “green” a vantaggio dell’ambiente, della comunità e dell’economia.

«Il consumo energetico del settore IT continua a crescere a ritmi elevati. Per questo, diventa più essenziale che mai puntare alla massima efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili. – Ha commentato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba. – Questo primo investimento del 2023 ne anticipa ulteriori. E ci permette di incrementare la capacità di produrre energia pulita e di mantenerci in linea con i nostri obiettivi di sostenibilità nel lungo periodo».

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