Augmented wood: un legno sostenibile multiutilizzo

Augmented wood un legno sostenibile
Augmented wood un legno sostenibile
Solido, inalterabile e traslucido. È il legno potenziato, un nuovo materiale nato dagli studi del biologo e architetto francese Timothée Boitouzet, fondatore e Ceo della start-up Woodoo, inaugurata nel 2017 a Parigi. Dove impiegarlo? Dall’interior design al building, se verrà rilasciata la certificazione Ctsb, del Centre scientifique e technique du batimant

Augmented wood: un legno sostenibile di nuova generazione. Oltre a essere ignifugo e impermeabile e robusto, non si deteriora con il tempo e, soprattutto, è una risorsa eco-sostenibile, rinnovabile e naturale.

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Lo si ottiene con una tecnologia specifica (messa a punto dopo cinque anni di ricerca nel settore delle nanotecnologie applicate alla cellulosa) che consiste nell’ apportare modifiche alla struttura e composizione interna, sostituendo la lignina – sostanza che costituisce le sue pareti cellulari e ne favorisce la deperibilità – con un polimero naturale, una resina biosintetica che conferisce al legno nuove proprietà fisiche e ottiche, una volta iniettata.

L’augmented wood – brevetto che ha ricevuto 35 riconoscimenti internazionali – ha anche il vantaggio di non  ossidarsi a contatto con aria e umidità. Inoltre, non si deforma o non viene attaccato da insetti, funghi o altri batteri. L’estrazione della lignina mantiene intatta l’integrità strutturale del materiale, mentre il polimero inserito lo rende traslucido.

Augmented wood: un legno sostenibile –  Architettura e nanotecnologie

L’inventore del legno potenziato, Timothée Boitouzet, ha poco più di trent’anni: iniziata la carriera come architetto, ha lavorato per un periodo a Tokyo, negli studi Saana e Kengo Kuna, dove è venuto a contatto con la pratica diffusa di utilizzare strutture di legno negli edifici antisismici. Da qui, l’illuminazione e la sempre più tenace convinzione che per innovare radicalmente il settore delle costruzioni in un’ottica di sostenibilità fosse necessario partire, innanzitutto, dallo studio delle materie prime. Ecco allora, di lì a poco, la scelta di avventurarsi nel campo della chimica e della biologia molecolare applicata ai materiali e di trasferirsi a Boston per studiare al Mit (Massachusetts Institute of technology). Un percorso che potrebbe apparire non del tutto lineare, ma che in realtà ha seguito una sua logica. L’obiettivo che Boitouzet ha ben chiaro è la trasformazione dell’industria delle costruzioni in un’ottica più sostenibile dal punto di vista ambientale.

Augmented wood: un legno sostenibile su larga scala

Incentivare il consumo di legno su larga scala? Molti potrebbero considerarla una scelta antiecologica. Innanzitutto, per limitare il più possibile l’impatto ambientale di questo progetto, Woodoo si è focalizzata sulle specie legnose inutilizzate, di bassa qualità e debole costituzione, come pioppi, betulle e pini marittimi. «Inoltre, in Francia – aggiunge Boitouzet – il 50% del legno prodotto ogni anno, l’equivalente di una superficie forestale quattro volte più grande di Parigi, rimane inutilizzato. L’augmented wood rappresenta una svolta per settore del building: nel giro di qualche anno, verrà utilizzato per costruire edifici sostenibili».

Non va dimenticato che l’industria delle costruzioni ogni anno produce il 39% di tutte le emissioni globali di anidride carbonica nel mondo. «Inoltre, nel 2030 – prosegue Boitouzet – la popolazione mondiale raggiungerà i nove miliardi, quindi crescerà esponenzialmente la domanda di nuovi edifici per abitazioni e servizi vari. La soluzione? Piantare più alberi per costruire nuove città, innescando un circolo virtuoso

 

Su quali tavoli giocare la partita

Augmented wood un legno sostenibile
Timothée Boitouzet, Ceo e fondatore della start-up Woodoo

La start-up parigina ha le idee molto chiare su come realizzare i propri obiettivi. Dal 2021 ha avviato alcuni progetti di collaborazione con aziende di arredamento d’interni e del settore automobilistico, partecipando alla produzione di schermi a parete di legno potenziato traslucido (utilizzati per diffondere informazioni in luoghi pubblici come stazioni, aeroporti, centri commerciali) e pannelli touch screen per uso domestico. Sono stati presentati al mercato anche cruscotti tattili per Mercedes e lampade da tavolo e soffitto per alcune aziende di interior design. Si tratta di un primo passo che ha coinvolto settori di produzione con minori regolazioni, più adatti quindi a promuovere un materiale di questo tipo e, soprattutto, a raccogliere risorse finanziarie da poter rinvestire nei successivi progetti. All’orizzonte, Woodoo vede l’affermarsi di una nuova tipologia di legno potenziato, resistente e “concentrato”, tanto da poter essere utilizzato anche per realizzare le strutture di torri e grattacieli: il dense wood, un legno lamellare aumentato che si ottiene sovrapponendo i diversi fogli di materiale potenziato e pressato, alternando in senso orizzontale e verticale la direzione delle fibre. «Per il dense wood – sottolinea Timothée Boitouzet Ceo e fondatore della start-up Woodoo – siamo in attesa della certificazione Ctsb, del Centre scientifique e technique du batimant, indispensabile per poter dare il via alla fase di messa sul mercato. Il nostro obiettivo è che questo materiale possa cominciare a essere utilizzato per realizzare facciate, pavimenti e tetti entro il 2025 e, nei successivi due anni, anche per la costruzione degli elementi portanti». (C.P).

 

 

 

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