Alta formazione a Bologna

Alta formazione a Bologna
Alta formazione a Bologna
Un’iniziativa nata con l’apporto dell’università, di Ecomondo e di IEG e l’obiettivo di creare cultura nell’ambito della transizione ecologica. La logica? Cogliere al volo tutte le nuove opportunità di crescita e di riqualificazione che il mercato sta offrendo

Alta formazione a Bologna.

«Quella di quest’anno – spiega Fabrizio Passarini professore ordinario al dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” – è la prima edizione di SAFTE, ma questa scuola di alta formazione si inserisce all’interno di un più ampio accordo quadro tra Università di Bologna e IEG (Italian Exhibition Group), che si propone di sviluppare diverse iniziative di formazione alle imprese e ai liberi professionisti, nonché attività di social responsibility, per una crescita di consapevolezza nel territorio e nella società sui temi legati alla transizione ecologica. Ci sono quindi diversi progetti in cantiere, con cui cercheremo di accompagnare questo momento così importante di trasformazione del nostro Paese».

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UNA DOMANDA UNA RISPOSTA

Si chiama SAFTE, acronimo di “Scuola di Alta Formazione per la Transizione Ecologica” e nasce dall’esigenza, sempre più urgente, di dare una risposta efficace alle domande poste dalla transizione energetica in atto. Entrano, infatti, nel nostro ordinamento le nuove direttive europee che dettano regole vincolanti e generalizzate per una diversa organizzazione dei cicli di produzione, distribuzione, consumo e recupero dei materiali e dell’energia e l’economia circolare diventa un ambito di formazione specifico che integra saperi diversi in una nuova “disciplina dei flussi di materia”.

MODALITÀ E-LEARNING

La prima esperienza del corso (26 novembre 2021, 4 febbraio 2022) prevede otto settimane di lezioni. Quattro unità tematiche da due settimane ciascuna, per un totale di 128 ore di attività formativa nella modalità e-learning, con incontri interattivi in confronto diretto con i docenti e altre unità formative che i partecipanti potranno gestire autonomamente attraverso un servizio streaming dalla piattaforma dedicata. Otto settimane composte ognuna di 16 ore, suddivise in quaddro ore di conferenze live e le altre 12 video registrate, che affrontano temi specifici di ogni unità. Le video registrazioni saranno rese disponibili a partire dalla conclusione di ogni conferenza live, corredate da materiali di studio e da test di verifica. Il corso per una singola frequenza costa 3.500 euro ma sono previsti pacchetti fino a 10 frequenze.

Una sinergia fondamentale

«La Scuola di Alta Formazione per la Transizione Ecologica – dice Fabrizio Passarini professore ordinario al dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” e direttore del nuovo corso – nasce dalla pluriennale collaborazione dell’Università di Bologna con Ecomondo, un appuntamento centrale per il nostro Paese sui temi dell’economia circolare e della transizione ecologica, e con il gruppo fieristico che lo ospita (IEG, Italian Exhibition Group). L’idea alla base è di andare incontro alla domanda di formazione di vari settori economici e di diverse filiere produttive, che ora vengono interpellati, come tutti, dall’urgenza di intraprendere una svolta nella propria attività, nella direzione appunto di una transizione ecologica. C’è una nuova agenda non solo europea, ma anche mondiale, che detta stringenti e sfidanti obiettivi per ridurre drasticamente i consumi di risorse non rinnovabili, per limitare le emissioni di gas climalteranti, per introdurre una sempre maggiore circolarità nella gestione dei materiali. Ci sono anche nuove opportunità di finanziamento, che servono ad accompagnare le imprese in questa transizione, che vanno assolutamente colte.

Quali sono le figure professionali interessate?

Il corso si rivolge in particolare al management incaricato di far compiere alle imprese il salto di qualità richiesto dalle attuali strategie italiane ed europee, offrendo nuovi strumenti mirati all’innovazione e all’integrazione dei modelli tecnico-scientifici, normativi, organizzativi ed economici. Per questo il percorso della Scuola si compone di diverse unità formative, utili a integrare i diversi aspetti in un approccio interdisciplinare (https://safteformazione.it/il-percorso/).

Perché è importante la sinergia tra il mondo delle imprese e l’Università?

L’iniziativa è stata promossa da IEG, mentre l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna ha la responsabilità della direzione e del coordinamento scientifico, oltre a svolgere, mediante i suoi docenti, la maggior parte delle ore di didattica. Tuttavia, è stata di fondamentale importanza l’interazione con altri soggetti, in particolare Ecomondo, che come dicevo è un luogo di partecipazione fondamentale per chi è interessato a questi temi. Inoltre, sia nel comitato scientifico sia fra i docenti di SAFTE ci sono rappresentanti di ISPRA, dei ministeri della Transizione ecologica e dell’Istruzione e di importanti istituzioni europee. Infine, anche il mondo delle imprese sarà rappresentato, con alcune testimonianze aziendali volte a mostrare percorsi virtuosi e buone prassi di economia circolare e sostenibilità. (F.M.)

 

 

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